Oggi vi accompagniamo alla scoperta del mondo IoT, una delle tematiche più “calde” del momento. Siete pronti ad entrare in questa nuova dimensione? Allora cominciamo!
Cosa si intende per IoT? Questo è l’interrogativo sul quale in molti si arrovellano da qualche anno a questa parte. In questo viaggio parleremo non solo della sua definizione, ma del suo utilizzo nella vita reale e soprattutto delle croci e delizie della tematica. Ma entriamo subito nel vivo della questione!
L’espressione IoT, acronimo di Internet of Things, è stata coniata nel 1999 dal ricercatore britannico Kevin Ashton e fa riferimento alla possibilità di collegare qualunque oggetto o dispositivo dotato di sensori, ad Internet.
Questo sistema conferisce all’oggetto una nuova connotazione, nonché delle funzionalità che gli permettono di comunicare dati su se stessi e verso il mondo esterno.
La Tecnologia regala una dimensione completamente Smart agli oggetti in questione, acquisendo una loro intelligenza e permettendo loro di “prendere vita”.
Intenet of Things non è soltanto un’evoluzione tecnologica, ma rappresenta una vera e propria rivoluzione nelle nostre vite, modificando nel profondo il nostro modo di interagire col mondo, soprattutto nella dimensione del marketing e del business. Ma come?
Sotto questo aspetto sono già state molteplici le proposte di grandi brand che non hanno potuto rinunciare a questa grande rivoluzione legata all’internet delle cose con oggetti come il Nike Fuelband, Google Glass e Fitbit, ma il web si sta evolvendo e non dovremmo aspettare molto a lungo prima di ritrovarci circondati da oggetti che interagiscono continuamente con noi.
Secondo la società di ricerche di mercato Gartner nel 2015 contavamo 4,9 miliardi di oggetti connessi in tutto il mondo e raggiungeremo 25 miliardi entro il 2020.
Ma tecnologia IoT non è solo marketing, infatti ci sarebbero molti interessanti risvolti sul suo impatto ambientale, visto che con qualche accorgimento potrebbe persino ridurre in maniera sensibile l’inquinamento e il consumo di risorse. Vediamo qualche esempio!
Se gestissimo l’illuminazione pubblica con le nuove tecnologie potremmo contenere il 40% i consumi di energia elettrica. Anche l’agricoltura potrebbe prendere la direzione della smart road, il tutto irrigando le coltivazioni grazie all’implementazione di una serie di rete di sensori capaci di comunicare al sistema di erogazione dell'acqua il reale fabbisogno delle piante in maniera congeniale alle situazioni climatiche a cui sono esposte.
Fin qui sembra tutto perfetto, ma quali sono le dolenti note? Quali potrebbero essere gli svantaggi di una vita tremendamente connessa?
La principale problematica legata all'Internet of Things, per noi comuni mortali riguarda la tutela della privacy e il corretto utilizzo dei dati.Vivere in balia di un mondo di sensori e oggetti “intelligenti” che registrano le nostre abitudini e rilevano le nostre informazioni, ci espone al rischio di essere vittima di un hacker.
Tutto ciò non ha ancora trovato la giusta dimensione normativa che stabilisca in maniera chiara la legittimità delle informazioni raccolte e trasmesse nell’insidiosa giungla del web.
Insomma pare proprio che la IoT Revolution is now, quindi a tutti i brand che vogliano restare a galla, non resta che abbracciare questa nuova tecnologia ed entrare nel mondo Smart!
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